Nella documentazione archivistica e catastale relativa alla proprietà Zambeccari, prima, e Zucchini, poi, non si trova traccia di questo edificio.
La sua costruzione è databile alla seconda metà del secolo XIX, quando erano stati effettuati i lavori di ampliamento della villa e di sistemazione del terreno circostante, iniziati dal Conte Gaetano Zucchini e completati dopo la sua morte dal figlio Antonio.
Nelle campagne bolognesi, in molte dimore signorili, era frequente la presenza di un manufatto a torretta per l'allevamento dei colombi, a volte incorporato nell'edificio, più spesso isolato.
Sulle particolarità costruttive delle colombaie si erano soffermati nei loro trattati insigni agronomi come Pier Crescenzi (sec. XIV) e Vincenzo Tanara (sec. XVII).