Nozioni teoriche, esperienze pratiche e manuali introducono il giovane pubblico nella vita quotidiana contadina e lo incoraggiano al ragionamento, alla scoperta e alla ricerca di connessioni con il mondo contemporaneo.
Fin dai suoi esordi, nel 1986, la proposta educativa del Museo non si limitava a divulgare il mondo contadino attraverso semplici lezioni frontali, ma guidava gli alunni delle scuole a sviluppare uno spirito critico, mediante l’attenta osservazione degli oggetti e la conseguente riflessione e confronto con il quotidiano.
Una visione ai tempi innovativa che, non a caso, ha reso alcuni dei primi percorsi didattici ancora attuali ed efficienti: come ad esempio i “grandi classici” della nostra proposta per le scuole come “La casa contadina”, “Dal grano al pane” o “La canapa, il filo e la tela”: percorsi ideati dall’allora responsabile dell’aula-didattica del Museo, Francesco Fabbri, e presenti ancora oggi tra le nostre proposte.
Lo spazio in cui bambine e bambini possono vivere il Museo è sempre più ampio e attrezzato: dalle aule-laboratorio (con forno a legna e piccolo mulino, spazio cucina, saloni attrezzati con proiettori e maxi schermi), passando per l’orto, il giardino tintorio e campi didattici, dalla piccola fattoria, gestita dalla Cooperativa sociale Anima, fino all’atelier Trame Tinte d’Arte, uno spazio contenitore dove si raccolgono e tramandano saperi antichi come la filatura, la tessitura, la tintura naturale di filati.