Chi siamo

Il Museo della Civiltà Contadina nasce come Museo di comunità, negli anni Sessanta del XX secolo, per volere di contadini ed ex contadini che si riuniscono nell'Associazione Gruppo della Stadura, tutt'ora presente e attiva presso il Museo.

L’Istituzione Villa Smeraldi è stata costituita nel 1998 dalla Provincia di Bologna, ora Città metropolitana, e sostenuta dai Comuni di Bologna, Bentivoglio e Castel Maggiore. Gestisce il Museo della Civiltà Contadina e il complesso di edifici in cui ha sede.

Oltre a una collezione di circa 10.000 oggetti, parzialmente esposti nelle 10 sezioni tematiche, il Museo ospita una biblioteca specializzata, un ricco archivio fotografico, un'ampia sezione a cielo aperto e, al piano nobile di Villa Smeraldi, l’antico salone delle feste, oggi trasformato in luogo ideale per convegni ed eventi.

Museo non statale accreditato al Sistema Museale Regionale (SMR) della Regione Emilia-Romagna e automaticamente accreditato al Sistema museale nazionale ai sensi dell’art. 4 del DM 113/2018

 

MISSIONE

Il Museo

  • è luogo di ricerca, conservazione ed esposizione delle testimonianze materiali e immateriali della civiltà contadina e dell’artigianato della pianura bolognese
  • offre occasioni, percorsi ed esperienze di studio, conoscenza e apprendimento del lavoro e della vita nelle campagne tra Ottocento e Novecento
  • tutela e valorizza il patrimonio, frutto di costanti donazioni, e si attiva per riattualizzare in chiave contemporanea e creativa i temi legati alla cultura contadina, mantenendo la sua identità di museo del territorio, dialogando con il contesto socio-economico in cui si trova e offrendo occasioni per acquisire strumenti adeguati all'interpretazione dei cambiamenti del presente
  • svolge attività educative, formative e di mediazione al fine di rendere il Patrimonio accessibile a tutte le tipologie di pubblico
  • valorizza la diversità culturale e si attiva affinché chiunque, da solo o collettivamente, possa trarre beneficio dall’eredità culturale e contribuire al suo arricchimento come indicato nella Convenzione di Faro
  • in collaborazione con l'Area Sviluppo Sociale della Città metropolitana, opera in un'ottica di promozione dello sviluppo sostenibile in ambito sociale, economico e ambientale, in linea con l'Agenda 2030
  • promuove la coesione sociale e la crescita culturale attraverso il dialogo intergenerazionale e interculturale
  • è orientato ad affidare la gestione di alcune attività a soggetti che favoriscono l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate, con evidenti benefici all'intera comunità
  • attraverso la sua sezione a cielo aperto, promuove la conoscenza e la salvaguardia della biodiversità e l'educazione ambientale
  • promuove il turismo sostenibile, dialogando con il territorio metropolitano e con l' Osservatorio Locale del Paesaggio, di cui è sede, per sensibilizzare e accrescere la consapevolezza delle comunità locali sui temi della tutela e valorizzazione del paesaggio, in attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio
  • partecipa al Tavolo metropolitano in materia di Cultura e promuove progetti e attività di rete con altri Musei e enti culturali
  • promuove la collaborazione tra Musei demoetnoantropologici

 

CARTA DEI SERVIZI

 
 
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