Si tratta di un edificio di servizio la cui presenza era frequente nelle residenze signorili di campagna, per assicurare la conservazione degli alimenti più deperibili.
Non viene mai citato nella documentazione archivistica e catastale, ma la sua costruzione è databile alla seconda metà del secolo XIX, nell'ambito dei lavori di ampliamento della villa e di sistemazione del terreno circostante iniziati dal Conte Gaetano Zucchini e completati dal figlio Antonio.
Questo ambiente sotterraneo è rimasto in funzione fino alla metà del XX; veniva riempito di ghiaccio durante l'inverno per conservare i prodotti alimentari a una temperatura di 3-4 gradi.
L'ombreggiatura, l'apertura rivolta a nord e provvista di porta interna ed esterna, il pavimento con colatoio centrale per smaltire l'acqua di fusione del ghiaccio erano gli accorgimenti costruttivi che permettevano al ghiaccio di durare per tutto l'anno.
Fa parte degli spazi espositivi visitabili del Museo.