Il frumento era la più importante delle colture praticate nei poderi mezzadrili della pianura bolognese. Occupava ogni anno quasi la metà del seminativo e dalle dimensioni del suo raccolto dipendeva essenzialmente la possibilità per la famiglia contadina di costituire una scorta di grano sufficiente a garantire i consumi familiari di pane e pasta sino al raccolto dell'estate successiva, anche dopo averne utilizzato, necessariamente, una parte per la nuova semina autunnale. Dalla consistenza del raccolto annuale di frumento dei poderi mezzadrili della pianura dipendevano inoltre, le condizioni dell'approvvigionamento di grano, farina e pane delle famiglie dei ceti popolari dei centri urbani minori e della città, i consumi di quelle dei piccoli proprietari e le rendite dei titolari di grandi e medie proprietà terriere.