"Custodire la Terra: Musei demoetnoantropologici nel mondo contemporaneo"

Il 24 e 25 ottobre 2025 si è tenuto il convegno Custodire la Terra: Musei demoetnoantropologici nel mondo contemporaneo, organizzato dall’Istituzione Villa Smeraldi - Museo della Civiltà Contadina di Bentivoglio, Città metropolitana di Bologna e dalla Regione Emilia-Romagna, a cinquant’anni dal primo convegno di Museografia Agricola del 1975.
L’iniziativa ha avuto il patrocinio di ICOM e SIMBDEA e ha visto la collaborazione del MiC e ICPI.

Il programma si è avvalso del contributo di un Comitato Scientifico di alto livello, composto da: Cristina Ambrosini, Giancarlo Baronti, Giorgia Boldrini, Gian Paolo Borghi, Patrizia Cirino, Pietro Clemente, Francesco Fabbri, Cinzia Marchesini, Mario Turci e Matteo Volta.

Le due giornate hanno visto riuniti studiosi, istituzioni, professionisti e realtà territoriali che hanno riflettuto sul ruolo attuale dei musei DEA.

La prima giornata si è aperta al Museo Civico Medievale di Bologna con i saluti istituzionali dei rappresentanti di Città metropolitana e Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna e ICPI.
La mattinata è proseguita con un momento di confronto tra antropologi e studiosi: Giancarlo Baronti e Pietro Clemente hanno dialogato - con la moderazione di Patrizia Cirino - ripercorrendo l’eredità del Convegno del 1975.
Nel pomeriggio i partecipanti si sono spostati a Palazzo Malvezzi de’ Medici, sede della Città metropolitana di Bologna, per dividersi in quattro tavoli di lavoro che hanno affrontato diverse tematiche relative ai musei DEA, facendo emergere punti di riflessione cruciali: la fragilità delle collezioni e la responsabilità legata alle donazioni; la necessità di rinnovare narrazioni e allestimenti; il paesaggio come esperienza viva e politica; il ruolo dei musei come presidi territoriali capaci di immaginare futuri possibili e mettere al centro il contemporaneo.

La seconda giornata si è svolta a Bentivoglio a Villa Smeraldi - Museo della Civiltà Contadina ed è stata interamente dedicata a esperienze pratiche e laboratoriali che hanno portato i partecipanti a riflettere e a toccare con mano tematiche quali la differenza tra “territorio” e “paesaggio”, la conservazione del patrimonio DEA attraverso casi pratici e l’abitare o ri-abitare un paesaggio come gesto politico e sociale.